
Collasserò la tua funzione d'onda (PDF)
120 pagine PDF
€3.90
Leggere il “Collasserò la tua funzione d’onda” è come guardare un documentario di David Attenborough narrato da una stand-up comedian che ha un master in fisica teorica (senza laurea… :P). È assolutamente, meravigliosamente, follemente ironico. L’autore (o l’entità cosmica che ha generato questo testo) prende concetti complessi – la sovrapposizione quantistica, l’entanglement, la legge di Benford – e li sbriciola, li ricompone e li usa come mattoncini per costruire battute che ti fanno ridere e, due secondi dopo, riflettere sul senso della vita, dell’universo e del perché il tuo gatto preferisce dormire sul telecomando.
Le “Riflessioni” sparse nel testo sono piccoli capolavori di nonsense filosofico. C’è chi si tuffa vestita in mare per non dover “collassare la propria funzione d’onda” e scegliere se è innamorata o indifferente. C’è chi sogna una sala di controllo futuristica con pulsanti analogici perché “l’anima del comando ce l’ha ancora la leva che scatta, non lo swipe che slitta”. E c’è chi, con una mossa da vero genio, sostituisce i file liturgici delle campane della chiesa con “WAP” di Cardi B, scatenando il panico nel paesino bigotto.
L’umorismo è tagliente, autoironico e spesso assurdo. È l’umorismo di chi ha capito che la vita non ha senso, quindi tanto vale riderci sopra e magari, mentre lo si fa, applicare un teorema di Gödel a una partita a scacchi contro un certo Franchino (che, ovviamente, perde al quarto turno perché la sua corona è “troppo pesante per la sua testa”).
In sintesi, il “Collasserò la tua funzione d’onda” è un invito a smettere di prendersi sul serio. È un promemoria che la magia (che, come dice LottaX, “è solo fisica che non abbiamo ancora capito”) è ancora lì, nascosta dietro un gatto che srotola la carta igienica come un “progetto di interior design” o in un dialogo con un alieno che ti chiama “costante universale”.
Quindi, se siete pronti a mettere da parte la logica classica, ad abbracciare il caos quantistico e a ridere fino a quando il vostro gatto non vi lancerà un’occhiata di sufficienza, allora questo libro è per voi. E se non avete un gatto, leggetelo lo stesso: vi verrà voglia di adottarne uno. Preferibilmente nero, con occhi gialli e uno sguardo che dice “tu esisti solo per servirmi”.