Oggi voglio raccontarti una cosa strana: perché, vicino a un buco nero, il tempo rallenta… e come questo mi ha fatto capire qualcosa sull’amore.

Tutto è cominciato una sera d’estate, seduta su un prato con Matteo. Lui parlava di stelle, di spazio, di buchi neri — cose che a me sembravano lontane come i sogni che non osi raccontare. Ma quella sera, con la luna bassa e il silenzio che ci avvolgeva come una coperta, le sue parole mi entrarono dentro.

"Vedi," mi disse, "più sei vicino a un buco nero, più il tempo per te scorre lentamente rispetto a chi sta lontano. È la gravità: piega lo spazio, piega il tempo. Se tu cadessi vicino all’orizzonte degli eventi, per me, qui sulla Terra, sembrerebbe che ti muovi al rallentatore. Potrei aspettarti per anni… e tu, invece, avresti vissuto solo pochi minuti."

Rimasi in silenzio. Non per la fisica ma per quello che sentivo dentro. Perché in quel momento, mi resi conto che l’amore fa esattamente la stessa cosa.

Quando sei innamorata, il tempo si comporta in modo strano. Se sei lontana da chi ami, ogni secondo sembra un’eternità. Guardi il telefono, conti i minuti, sogni il momento in cui lo rivedrai. Ma quando sei con quella persona… il tempo si allunga, si dilata, si ferma quasi. Un bacio dura un attimo, ma dentro di te risuona per giorni. Una passeggiata al tramonto sembra non finire mai, eppure, quando ti giri, il sole è già tramontato.

È come se l’amore creasse il suo buco nero personale. Ti attrae con una forza così intensa che il resto del mondo perde senso. E dentro quel campo gravitazionale fatto di sguardi, mani intrecciate e silenzi condivisi, il tempo non conta più. O meglio: conta in un modo diverso. Conta in battiti di cuore, non in secondi.

Matteo non lo sa, ma quella sera non stava solo spiegandomi la relatività. Mi stava insegnando che l’amore è la forza più potente dell’universo. Più della gravità, più della luce. Perché è l’unica cosa che riesce a piegare davvero il tempo… e a farci sentire eterni, anche solo per un attimo.

E forse, se un giorno cadrò davvero in un buco nero, non avrò paura. Perché so che, da qualche parte, qualcuno mi starà aspettando… contando i secondi come se fossero anni.

E io, nel mio tempo dilatato, penserò a lui.

Sempre.